VIAREGGIO. La tenacia e la costanza investigativa della Squadra Anticrimine del Commissariato di Viareggio ha permesso di incastrare una ladra seriale che negli ultimi mesi aveva messo a segno numerosi colpi in Versilia.
Le reiterate denuncie presentate, non solo presso il Commissariato di Viareggio ma anche in altri uffici di Polizia, hanno permesso di indirizzare l’attenzione degli investigatori verso una persona, peraltro insospettabile. Si tratta di B.A. quarantenne viareggina che, approfittando dell’ingenuità e buona fede di persone con le quali intratteneva rapporti di amicizia ed avendo libero accesso nelle loro abitazioni le derubava.
Dalle indagini finora condotte sono emersi indizi, gravi univoci e concordanti che indicano B.A. anche quale responsabile di furti con destrezza perpetrati, durante i tradizionali mercati rionali e/o cittadini, direttamente nelle borse di innocenti malcapitati. Anche in queste occasioni una volta trovate le chiavi di casa e il recapito, tramite i documenti, faceva visita alle loro abitazioni di residenza.
In un caso B.A. ha messo a segno un furto a scapito di una amica della madre. Andata a farle visita approfittava del rapporto fiduciario dovuto alla conoscenza per asportarle una catenina d’oro e il portafogli. Poi, chiamava i soccorsi in quanto l’anziana donna avvertiva un malore improvviso malore.
In un altro B.A. andava a prendere il figlio ospite nell’abitazione della madre di un coetaneo del figlio. Arrivata nell’abitazione inscenava un finto malore chiedendo l’uso della toilette. Trovatasi sola in quella parte della casa ispezionava le camere da letto arraffando tutti gli oggetti di valore che trovava.
L’attività di indagine culminava con la perquisizione dell’abitazione della donna nel corso della quale venivano rinvenuti e sequestrati diversi oggetti risultati, tramite riconoscimento compiuto da alcune vittime, provento di furto.
Nel corso della perquisizione è stato rinvenuto un ingente quantitativo di monili verosimilmente provento di altri furti compiuti a danno di soggetti in corso di identificazione.
Dalle indagini è emerso che gli oggetti di valore venivano venduti dalla donna agli esercenti di negozi “compro oro” mentre i monili e gli oggetti di bigiotteria trattenuti nella propria abitazione.
B.A. veniva denunciata all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato e ricettazione.
